HomeFood & BeverageLe DOCG Italiane 2025: simbolo di qualità e autenticità

Le DOCG Italiane 2025: simbolo di qualità e autenticità

Le DOCG italiane (Denominazioni di Origine Controllata e Garantita) rappresentano il vertice della qualità nel mondo del vino italiano. Introdotte nel 1980, con il Brunello di Montalcino, il Vino Nobile di Montepulciano e il Barolo, queste denominazioni garantiscono al consumatore un prodotto legato indissolubilmente al territorio e alla tradizione. Ogni vino DOCG deve rispettare un rigido disciplinare di produzione, che definisce vitigni, zone di provenienza, rese, metodi di vinificazione e caratteristiche organolettiche. Inoltre, ogni bottiglia viene sottoposta a un controllo sensoriale e analitico, ricevendo un contrassegno numerato che ne certifica l’autenticità.

Chi decide le DOCG

Le DOCG vengono riconosciute ufficialmente dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), su proposta dei Consorzi di tutela o delle Regioni sui vini rossi, bianchi e rosati. Prima del riconoscimento, un vino deve aver mantenuto lo status di DOC per almeno cinque anni, dimostrando una qualità costante e un forte legame con il territorio. Il parere tecnico è espresso dal Comitato Nazionale Vini DOP e IGP, che valuta la rispondenza ai requisiti di tipicità, storicità e notorietà. Solo dopo un iter rigoroso e la pubblicazione del decreto ministeriale, la denominazione diventa ufficialmente DOCG.

Differenza tra DOCG e DOC

La principale differenza tra DOCG e DOC risiede nel livello di controllo e nella garanzia di qualità. Mentre entrambe tutelano l’origine e la tipicità del vino, la DOCG prevede verifiche più stringenti, inclusa la degustazione obbligatoria da parte di una commissione di esperti prima della commercializzazione. Inoltre, solo i vini DOCG possono riportare il sigillo di Stato numerato sul collo della bottiglia. In sintesi, se la DOC garantisce l’origine, la DOCG ne certifica anche l’eccellenza, rappresentando il massimo riconoscimento per un vino italiano.

elenco dogc italiane

DOCG italiane

DOGC Piemonte – 19 vini

  1. Alta Langa – pinot nero e/o chardonnay dal 90 al 100%
  2. Asti e Moscato d’Asti – moscato bianco 100%
  3. Canelli o Moscato Canelli – moscato bianco 100%
  4. Cortese di Gavi o Gavi – cortese 100%
  5. Erbaluce di Caluso o Caluso – erbaluce 100%
  6. Barbaresco – nebbiolo 100%
  7. Barbera d’Asti – barbera min. 90%
  8. Barbera Monferrato Superiore – barbera min. 90%
  9. Barolo – nebbiolo 100%
  10. Brachetto d’Acqui o Acqui – brachetto min. 97%
  11. Dolcetto di Diano d’Alba o Diano d’Alba – dolcetto 100%
  12. Dolcetto di Dogliani Superiore o Dogliani – dolcetto 100%
  13. Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada – dolcetto 100%
  14. Gattinara – nebbiolo min. 90%
  15. Ghemme – nebbiolo min. 75%
  16. Ruché di Castagnole Monferrato – ruché min. 90%
  17. Nizza – barbera 100%
  18. Roero o Roero Arneis – arneis min. 95% – nebbiolo min. 95%
  19. Terre Alfiere – arneis min. 85% – nebbiolo min. 85%

DOCG Veneto – 14 vini

  1. Amarone della Valpolicella – corvina veronese 45-95% (corvinone max. 50%), rondinella 5-30%
  2. Bagnoli Friularo o Friularo di Bagnoli – raboso piave min. 90%
  3. Bardolino Superiore – corvina veronese 35-80%, rondinella 10-40%, molinara max. 15%
  4. Montello Rosso o Montello – cabernet sauvignon 40-70%, merlot e/o cabernet franc e/o Carmenère 30-60%
  5. Piave Malanotte o Malanotte del Piave – raboso piave min. 70%, raboso veronese max. 30%
  6. Recioto della Valpolicella – corvina veronese 45-95% (corvinone max. 50%), rondinella 5-30%
  7. Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco – glera min. 85%
  8. Colli di Conegliano – (bianco, rosso, Refrontolo (anche Passito) e Torchiato di Fregona)
  9. Colli Euganei Fiori d’Arancio (bianco, spumante, passito) – moscato giallo min. 95%
  10. Conegliano Valdobbiadene Prosecco – glera min. 85%
  11. Lison – tai min. 85%
  12. Soave Superiore – garganega min. 70%, trebbiano di soave e chardonnay max. 30%
  13. Recioto di Gambellara – garganega 100%
  14. Recioto di Soave – garganega min. 70%, rimanente trebbiano di soave

DOCG Toscana – 11 vini

  1. Brunello di Montalcino – sangiovese 100%
  2. Carmignano – sangiovese min. 50%
  3. Chianti – sangiovese dal 70 al 100%
  4. Chianti Classico – sangiovese dall’80 al 100%
  5. Elba Aleatico Passito o Aleatico Passito dell’Elba – aleatico 100%
  6. Montecucco-Sangiovese – sangiovese min. 90%
  7. Morellino di Scansano – sangiovese min. 85%
  8. Vino Nobile di Montepulciano – sangiovese min. 70%
  9. Suvereto – cabernet sauvignon, merlot, sangiovese
  10. Val di Cornia Rosso – sangiovese min. 40%, cabernet sauvignon e/o merlot max. 60%
  11. Vernaccia di San Gimignano – vernaccia di San Gimignano min. 85%

DOCG Lombardia – 5 vini

  1. Franciacorta – chardonnay e/o pinot bianco, possibile pinot nero max. 50% tranne nella versione Satèn
  2. Oltrepò Pavese – pinot nero min. 70%, chardonnay, pinot grigio e pinot bianco
  3. Moscato di Scanzo o Scanzo (passito) – moscato di scanzo 100%
  4. Sforzato della Valtellina o Sfurzat di Valtellina (passito) – nebbiolo (chiavvenasca) min. 90%
  5. Valtellina Superiore – nebbiolo (chiavennasca) min. 90%

DOCG Marche – 5 vini

  1. Conero – montepulciano mini. 85%, sangiovese max. 15%
  2. Vernaccia di Serrapetrona (spumante) – vernaccia nera min. 85%
  3. Offida – passerina min. 85% – pecorino min. 85% – montepulciano min. 85%
  4. Castelli di Jesi Verdicchio Riserva – verdicchio min. 85%
  5. Verdicchio di Matelica Riserva – verdicchio min. 85%

DOCG Friuli Venezia Giulia – 4 vini

  1. Colline Orientali Friuli Picolit – picolit min. 85%
  2. Lison – tai min. 85%
  3. Ramandolo – verduzzo friulano (verduzzo giallo) 100%
  4. Rosazzo – friulano min. 50%, sauvignon 20-30%, pinot bianco e/o chardonnay 20-30%, ribolla gialla max. 10%

DOCG Campania – 4 vini

  1. Aglianico del Taburno – aglianico min. 85%
  2. Taurasi – aglianico min. 85%
  3. Fianco di Avellino – fiano min. 85%
  4. Greco di Tufo – greco min. 85%

DOCG Puglia – 4 vini

  1. Castel di Monte Bombino Nero – bombino nero min. 90%
  2. Castel del Monte Nero di Troia Riserva – nero di troia min. 90%
  3. Castel del Monte Rosso Riserva – nero di troia min. 65%
  4. Primitivo di Manduria dolce naturale – primitivo 100%

DOCG Lazio – 3 vini

  1. Cannellino di Frascati – malvasia minimo 70%
  2. Frascati Superiore – malvasia minimo 70%
  3. Cesanese del Piglio o Piglio – cesanese min. 90%

DOCG Emilia Romagna – 2 vini

  1. Albana di Romagna – albana min. 95%
  2. Colli Bolognesi Classico Pignoletto – pignoletto mini. 95%

DOCG Umbria – 2 vini

  1. Torgiano Rosso Riserva – sangiovese dal 70 al 100%
  2. Sagrantino di Montefalco – sagrantino 100%

DOCG Abruzzo – 2 vini

  1. Terre tollesi o tullum – trebbianomontepulciano
  2. Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane – montepulciano min. 90%, sangiovese max. 10%

DOCG Basilicata – 1 vino

  1. Aglianico del Vulture Superiore – aglianico del Vulture 100%

DOCG Sicilia – 1 vino

  1. Cerasuolo di Vittoria – nero d’avola 50-70%, frappato 30-50%

DOCG Sardegna – 1 vino

  1. Vermentino di Gallura – vermentino 95%

*Il dato di 78 DOCG è fornito calcolando 2 volte la DOCG Lison che coinvolge 2 regioni, Friuli Venezia Giulia e Veneto (l’unica interregionale)

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